Verace Assaje

La marinara è molto grande, e richiama la forma a ruota di carro, con tanto di timido riversamento fuori dal piatto. Insomma, per un attimo è stato come stare a Napoli. Peccato che quest’attimo sia durato effettivamente un attimo, il tempo di cominciare a mangiare. Il pomodoro è tanto, forse troppo, e dal sapore fresco ma anonimo. Forse anche a causa di questo non riesce ad amalgamarsi con gli altri ingredienti: né l’origano, completamente in ombra, né il basilico, fresco ma poco memorabile, né l’aglio, anch’esso dimenticabile. Ingredienti, quindi, che sembrano essere capitati su questa marinara per caso e che non hanno alcun argomento di discussione o alcun motivo per incontrarsi. A circondarli, non senza una punta di imbarazzo, un cornicione pallido, poco cotto e praticamente cavo all’interno. Di buono c’è che è leggero; il problema è che non sa assolutamente di niente. Leggermente croccante in superficie e con una nota farinosa, ricorda più un semplice pezzo di pane – o addirittura di carta – piuttosto che il bordo di una pizza. Tutto sommato, è una pizza che non ha difetti evidenti, ma che non ha neanche un singolo pregio. Una pizza piuttosto noiosa, quindi, e che dopo averla mangiata fa riflettere: è dunque questa la famosa pizza marinara? Sono tutte così le pizze? Cos’hanno di speciale? E soprattutto, vale davvero la pena di avere un sito e una pagina Instagram chiamati Solo Marinara? Per fortuna, le risposte a queste domande sono: sì, no, molte cose, sì. Insomma, c’è di meglio là fuori. Ultima nota dolente: 6€ sono troppi per quello che si è mangiato e per dove si è, ma si accordano in modo perfetto al voto insapore di questa pizza.