Una precisazione, prima di tutto. Nell’attuale menù questa marinara non la troverete. La visita al locale risale infatti a qualche mese fa e questa pizza è stata sostituita da una marinara più classica. Eppure era impossibile non recensirla per il suo livello di unicità e interesse. All’arrivo si nota subito che la pizza è un po’ piccola, ma questo aspetto passa subito in secondo piano: tutti i sensi si focalizzano sul vero protagonista del piatto, ovvero il pomodoro. Si tratta di sugo toscano all’aglione fatto con pomodori di San Marzano, una scelta davvero coraggiosa e interessante. Niente aglio sulla pizza, quindi, e al suo posto un sugo denso e compatto, dal sapore molto deciso e rustico. Non è per tutti, questo è certo, e in certi momenti risulta essere troppo pesante, anche a causa del suo spessore importante, e sovrasta, tra le altre cose, il ben più timido origano di collina. Forse qualche foglia di basilico avrebbe giovato e avrebbe reso questa massa magmatica di pomodoro e aglio più fresca e leggera. Tuttavia, nei punti in cui incontra il cornicione, anche grazie alla perfetta coesione con l’abbondante olio extravergine di oliva di Nocellara, il risultato è davvero appagante e saporito. Gran parte del merito forse va proprio al cornicione stesso: non particolarmente impressionante alla vista, né a livello di altezza né di estetica – sembra l’ennesimo cornicione bruciacchiato e grigiastro; eppure nasconde una morbidezza incredibile che rende la pizza molto gustosa, come una costellazione della via Lattea che si scioglie dolcemente in bocca. Fortunatamente è anche molto leggera.

Il prezzo, 7 euro, se da una parte sembra un po’ alto per essere a Lissone, rispecchia l’altissima qualità delle materie prime.