Recensioni di pizza marinara in Italia e nel mondo
Ciucciué, che significa “civetta” in napoletano, è una pizzeria con sede a Lissone, abbastanza in centro e non lontana dalla concorrenza. La sua storia, in realtà , inizia in Sardegna, a San Teodoro, con la pizzeria di nonno Ottavio, che ha dato il via a una generazione di pizzaioli sparsi per il mondo. Il locale è abbastanza bello, in stile newyorkese, e bello è anche lo spazio esterno. Gentile il personale, e pizze arrivate molto velocemente.
La marinara si presenta molto bene esteticamente: il rosso del pomodoro è vivo, il verde del basilico porta con sé sensazioni e profumi estivi, e la pizza è perfettamente tonda, di medie dimensioni, con un cornicione alto in stile contemporaneo e la base sottile. Sarà la storia della pizzeria, che affonda le sue radici in Cossta Smeralda, o sarà l’estate, periodo in cui abbiamo visitato Ciucciué: ma quello che è certo è che abbiamo trovato una pizza decisamente estiva, grazie al tanto e saporitissimo basilico. Un sapore fresco, che ci fa sentire in spiaggia, ma che finisce per essere troppo coprente: svanisce allora il pomodoro, buono anche se dal gusto piuttosto standard, e soprattutto l’origano, molto anonimo. Anche l’aglio, croccante e saporito, finisce per essere dimenticato, seppellito com’è in questa pizza-piantagione di basilico. Peccato, perché la qualità degli ingredienti è alta, e forse sarebbe stato meglio valorizzarli in altro modo. I problemi, però, non sono finiti. Ormai conosciamo le pizze contemporanee, e sappiamo che riescono a raggiungere livelli elevatissimi solo quando il cornicione è gustoso, leggero, dall’ottima consistenza, e si integra perfettamente con gli altri ingredienti. Qui, questo non succede: il sapore è buono e piuttosto salato, ma non è alveolato e leggero come dovrebbe essere, e finisce così per essere piuttosto faticoso da mangiare. Insomma, la marinara di Ciucciué è una pizza che promette molto bene, e che ha tante qualità , ma che una fetta dopo l’altra diventa quasi noiosa da mangiare, tra il sapore di basilico che copre tutto il resto e il cornicione che diventa pesante e gommoso. Un’esperienza che, alla fine, non ti fa venir voglia di mangiare un’ideale quinta fetta.