Il 3 Maggio 2023 si è svolta all’Auditorio MGS di Barcellona la premiazione delle migliori pizzerie europee di Top 50 Pizza e lo svelamento della classifica annuale. Tante cerimonie, tanto rosso (a partire dal vestito della presentatrice Veronica Zumalacárregui), tante urla in catalano e in spagnolo e soprattutto tanti “Forza Napoli” hanno fatto da sfondo a questa kermesse che è ormai un appuntamento fisso, sempre più seguito dagli amanti della pizza. In questo articolo tireremo le somme di quanto è successo, e soprattutto andremo a vedere se e come la nostra amata pizza marinara ha trovato un po’ di spazio, oppure no.
Partiamo dai vincitori assoluti, ovvero la Sartoria Panatieri di Barcellona. Giocavano in casa, e anche grazie al fatto che la pizzeria di Peppe Cutaro a Parigi è passata alla categoria Pizza Chains che verrà premiata a Novembre, si sono potuti aggiudicare l’ambito primo posto tra le pizzerie europee e hanno potuto festeggiare senza vergogna in catalano. Si tratta di una vecchia sartoria in centro a Barcellona, gestita da Rafa Panatieri e di Jorge Sastre. I due mettono al centro le materie prime e trasformano il motto “from farm to pizza” in una realtà già consolidata e affascinante.
Panatieri e Sastre hanno superato Bæst, nella ben più fredda Copenhagen. La pizzeria, gestita da Christian Puglisi, fa parlare di sé per la sua ricerca di un nuovo stile di pizza. La pizza napoletana rimane certo il faro che ispira le sue creazioni, ma Puglisi è in grado di declinare le sue creazioni in chiave nord europea attraverso l’uso di un impasto ricco di lievito madre e quindi con un gusto più intenso con il quale si spinge verso l’amaro.
Al terzo posto, infine, un nome a noi molto noto: Ciro Salvo con la sua 50 Kalò, non nella sede di Napoli (l’Italia non rientra in questa classifica, per la sorpresa di SkyTG24) ma in quella di Londra. Salvo lo conosciamo: punta fortissimo sulle materie prime ma anche su una tradizionalità che agli altri forse manca (lungi da noi dire se è un punto a favore o a sfavore).
Fa rima con 50 Kalò ma è a Vienna: è Via Toledo Enopizzeria, il locale del maestro pizzaiolo Francesco Calò, che si classifica quarto. Pizze gourmet nel centro della capitale austriaca e una scelta impressionante di vini, come il nome fa già immaginare. Al quinto posto invece c’è Pizza Zulù a Fürth, in Germania. Tradizione napoletana ma anche contemporaneità sono le parole chiave del pizzaiolo Gaspare Squitieri.
La domanda sorge ovvia a questo punto. D’altronde siamo su Solo Marinara. Ce n’è di marinara nei menù delle migliori cinque pizzerie d’Europa del 2023? E se sì, com’è?
Ecco che arrivano già le brutte notizie. Sul menù della Sartoria Panatieri della marinara non c’è traccia. Va bene l’innovazione, però è un classico che sui menù ci si aspetta sempre. Va un po’ meglio in Danimarca, da Baest. Qui la marinara c’è, anche se non si chiama così perché le pizze vengono identificate da un numero. Viene però completamente snaturata dalla presenza di una stracciatella fatta in casa.
La prima vera marinara, e qui si va sul sicuro, la troviamo da 50 Kalò. Quella di Napoli l’abbiamo già provata e recensita, e se quella di Londra è altrettanto buona siamo a livelli altissimi. Forse è abbastanza per compensare la delusione di non trovare nessuna marinara classica nelle prime due pizzerie d’Europa. Per fortuna la marinara la troviamo (non senza difficoltà, dato che il sito è inutilmente complesso anche se molto bello esteticamente) anche a Vienna da Via Toledo Enopizzeria. Calò la propone nella sua versione più classica, anche se a un prezzo piuttosto alto, 8,90€. Da provare. Un po’ più abbordabile la marinara di Pizza Zulù, anche questa estremamente classica, a 7,50€.
Tutto sommato, quindi, un risultato abbastanza soddisfacente. Tre delle cinque migliori pizzerie europee propongono delle classiche marinare che sono sicuramente da leccarsi i baffi, una propone una sua rivisitazione non vegana e solo una (purtroppo la prima) non la considera nemmeno. Vediamo ora cosa succede nelle posizioni inferiori.
Nelle 45 posizioni delle migliori pizzerie europe successive ce n’è per tutti. 17 pizzerie propongono la marinara classica o con pochissime rivisitazioni, come Napoli on the Road nel Regno Unito, classificatasi al numero #8, o nNea ad Amsterdam, nella posizione successiva. Altre 7 la servono con le acciughe. Purtroppo ben 10 non hanno traccia di marinara nel menù.
Ce ne sono poi alcune che offrono delle versioni molto particolari della pizza più classica della tradizione. Da Forza a Helsinki, per esempio, la Marinara 4.0 ha pomodoro organico, pomodorino del Piennolo del Vesuvio, pomodorino di Corbara essiccato, olive taggiasche e i soliti origano, aglio e basilico. Insomma, un’orgia di pomodori, colori e consistenze. Dalla Finlandia alla Macedonia, anche Matto Napoletano a Skopje ha una marinara decisamente particolare. Polpa di pomodoro Robo insieme a pomodorini rossi e gialli sempre Robo, con tanto di sale himalayano a condire. Tra le new entry delle migliori pizzerie europee, da menzionare Cloud Factory a Esch-sur-Alzette in Lussemburgo, che propone una marinara con capperi e olive.