Ox Pub and Grill

La marinara di Ox è veramente enorme, ed esce dal piatto come nelle migliori pizzerie del centro di Napoli. Purtroppo, però, questa è l’unica sua caratteristica simil-partenopea. Il cornicione è abbastanza alto e fotogenico, ma più che morbido è gommoso, pesante, e di difficile masticazione. Non un mare calmo in cui immergersi, ma un fosso da scavare per poi lasciarsi morire. Sotto, poi, l’impasto è completamente bruciato, elemento che si addice molto all’identità da ristorante grill di Ox: è una pizza che sembra cotta alla griglia, amara e arrogante come una cena tra motociclisti con simpatie di destra. Il vero problema, però, è l’aglio. Non solo è disposto in modo pessimo e in grandi quantità, ma è anche eccessivamente intenso e coprente. Nella sua libertà destrorsa senza freni, impedisce a qualunque altro sapore di emergere: pomodoro e origano devono quindi limitarsi ad aggiungere consistenza piuttosto che gusto. E anche qui il meccanismo si inceppa: il pomodoro, che pure è San Marzano e ogni tanto dimostra di avere un sapore buono, alterna pezzi rimasti interi, viscidi e scivolosi di pelati a una colata magmatica che scalda senza rinfrescare e scorre annoiando più che ammaliando chi la mangia. Alla fine, tra aglio, quantità del pomodoro e pienezza del cornicione, la pizza risulta molto poco digeribile. È una marinara che pesa quanto un macigno, quanto un problema mai risolto che torna a fare capolino quando di notte si spegne la luce. E meno male che la marinara è la pizza più leggera. Il prezzo, poi, 7 euro, non è basso, anche se la zona è turistica.