Pizzaiolo Primo è una pizzeria italiana a Pittsburgh, città (post-)industriale della Pennsylvania situata alla confluenza tra tre fiumi, con l’Allegheny e il Monongahela che proprio lì vanno a formare assieme il ben più famoso Ohio. La posizione è eccellente: siamo in downtown a Market Square, piazza in stile Europeo allo stesso tempo popolare e curata. Lo stesso si può dire della pizzeria, che sembra richiamare chi è alla ricerca di sapori veramente Italiani e che quindi si mostra elegante e raffinata, leggermente buia e con grandi banconi da bar. Poca tradizione a livello di spazio, insomma, ma camerieri gentili e molto professionali, disponibili anche a chiarimenti di varia natura su pizze e altri piatti. Il tempo di attesa è abbastanza breve.
La marinara qui è uno spettacolo unico. All’apparenza un po’ piccola, forse, ma dallo spessore piĂą alto del solito e che quindi non lascia di certo affamati. Il cornicione non è molto alto ma è splendidamente dorato, leggermente croccante e forse un po’ troppo pesante ma dal sapore eccelso. Il pomodoro è sicuramente il punto forte: un gusto sensazionale che lavora come una catapulta a larghissimo raggio e che ci riporta direttamente a Napoli in via dei Tribunali anche grazie al buonissimo origano perfettamente dosato. Una volta chiusi gli occhi, riaprirli e trovarsi in un freddo bar in Pennsylvania è senz’altro straniante. Il pomodoro non è solo buono: è anche tanto. E forse a creare la magia è proprio la combinazione tra questo strato spesso, denso e immobile e la base spessa – ma morbidissima – e quindi capace di non far cadere una singola goccia del prezioso oro rosso. E c’è da dire che forse questa combinazione sarebbe stata troppo pesante a livello di gusto senza l’intervento di un ingrediente altrove frainteso: il basilico. Qui, una manciata di foglie completamente imbevute nel sugo diventano parte integrante del piatto, piĂą che semplici decorazioni, fornendo una freschezza eccezionale.
Una pizza da mangiare e rimangiare e che, così lontano dall’Italia, fa quasi commuovere e fa venir voglia di rinominare la città Pizzburgh. Il prezzo non è basso, 16 euro, ma negli Stati Uniti la qualità si paga cara purtroppo.