Siamo a Belluno, in pieno centro storico, e tra le vie strette di questa città stretta tra le Dolomiti c’è La Buca. Un ristorante vecchio stile, con camerieri vecchio stile, che serve tante pietanze tra le quali anche la pizza. E le serve velocemente, con gentilezza e umiltà.
Una pizza non è mai solo una pizza, come una pizzeria non è mai solo una pizzeria. Esiste in rapporto con ciò che la circonda, si scontra e si confronta con le strade, il meteo, la natura, le nuove costruzioni. Ma anche con le persone, con le loro tradizioni e credenze. E a volte capita di mangiare una pizza che è in piena sintonia con il posto in cui si trova. Ci è capitato a Barcellona, a Napoli, e ora anche a Belluno. La marinara è piccola e tonda, ma queste dimensioni sono compensate dallo spessore della base e del cornicione, che serve anche a contenere l’abbondante caos che ricopre questa pizza: salsa di pomodoro densa, nella quale si mischiano pezzi di origano di Troina, pomodorini del Piennolo tagliati in modo diseguale che sgusciano rapidi, aglio rosso siciliano tagliato a pezzi sottili. Un po’ troppo forse, anche perché il pomodoro, abbondante nella sua varietà, ha un sapore abbastanza standard che non fa gridare al miracolo, mentre a volte l’aglio emerge in modo eccessivo. Anche l’olio è tanto, e scivola sul centro della pizza, creando un legame speciale con il cornicione livido e leggermente bruciato – granuloso e persino croccante fuori, ma splendidamente morbido dentro. Eppure, quello che emerge più di tutto in questa pizza è il calore, la cottura: la salsa di pomodoro è magmatica, i pomodorini sono scintille, l’origano cenere. È come se tutto fosse stato cotto troppo, con l’intento di riscaldare il più possibile chi la mangia. E ha tutto perfettamente senso, perché la marinara de La Buca è come una pizza di montagna, che qui, tra le Dolomiti, trova la sua dimensione perfetta. Perché provare a invocare una freschezza mediterranea con pomodori freschi e succosi e basilico? Perché fingere di essere a Napoli anche a centinaia di chilometri? Certo, forse ridurre la quantità di ogni ingrediente avrebbe giovato, ma poco importa: questa pizza ci accoglie come un caminetto d’inverno in montagna, e ci fa sentire a casa.