Peperino (Pordenone)
Peperino è una catena di pizzerie presenti principalmente in Friuli Venezia Giulia ma con una sede anche a Milano. Presentano la classica pizza tradizionale napoletana, e fanno parte del gruppo di pizzerie aderenti all’Associazione Verace Pizza Napoletana. Il locale è molto vicino al centro, in una via piena di vita anche se purtroppo si trova accanto alla sede di Casa Pound. Nessuno è perfetto. All’interno l’atmosfera è cordiale ma allo stesso tempo raffinata: bravissimi i camerieri, buono l’arredo ma un po’ lunga l’attesa un venerdì sera, oltre i 30 minuti.
Pizza e Mozzarella (Paderno Dugnano)
Pizzeria P, o P di Pizza, è una pizzeria in centro a Lissone dall’aspetto giovanile e a tratti irriverente e un po’ cafone – basti vedere il collage di foto con pizze tatuate da tutto il mondo nel bagno. In effetti, ricorda quasi pizza chains come Fra Diavolo nello stile, ma mantiene tutto sommato una propria identità e unicità. I camerieri sono gentili ma dentro si sta un po’ troppo a stretto contatto con gli altri tavoli, e un po’ di spazio in più non guasterebbe. I tempi d’attesa un venerdì poco dopo l’orario di apertura sono abbastanza lunghi.
Don Peppe (Venezia)
Don Peppe è una catena di pizzerie riconosciute come una tra le migliori a livello internazionale. L’abbiamo provata a Venezia, o meglio a Marghera, in una location abbastanza inusuale per le pizzerie di alta qualità: un centro commerciale chiamato Nave de Vero. E così, in mezzo ai negozi di vestiti, a quei non-luoghi che sono le piazze di questa grande nave di vetro, alle file per usare i bagni pubblici, troviamo questa pizzeria con i suoi tavoli e le sue sedie, con le sue tovagliette che celebrano il terzo scudetto del Napoli, con i suoi pizzaioli accaldati. Inaspettato, sicuramente, e anche un po’ distopico. I camerieri però sono gentili, e le pizze arrivano in fretta.
Caputo (Milano)
La pizzeria Caputo è una delle più centrali a Milano, almeno tra quelle che propongono una pizza marinara di qualità. Si trova infatti a pochi passi dal Duomo, tra via Torino e via Mazzini. Il locale è piuttosto normale, e senza troppa personalità. Sicuramente adatto ai turisti, più per la posizione che per altro, ma lontano dalla vivacità e unicità di altre pizzerie.
Troppo Napoletani (Desio)
Troppo Napoletani ha ben quattro sedi sparse tra la Brianza e l’hinterland milanese. A Desio si trova nel centro storico, o in quello che rimane di esso in questa città brianzola deturpata dall’architettura del dopoguerra. La posizione in effetti non è affatto male, accanto a un grande parco e situata in un vicoletto che cerca di rievocare in modo insistente ma non fastidioso la napoletanità del luogo.
Cocciuto (Milano)
Cocciuto è un ristorante slow food a Milano dall’ambient elegante e chic, molto in sintonia con la città in cui si trova, e che si occupa anche di pizza contemporanea con un grande impegno nei confronti delle materie prime e della leggerezza dell’impasto.
Campana D’Oro (Udine)
La pizzeria Campana d’Oro, nel pieno centro di Udine, è un locale semplice e raffinato allo stesso tempo, tanto che è difficile inquadrarlo veramente come una pizzeria dove viene servita la pizza tradizionale Napoletana.
La Cantina dei Mille (Napoli)
La Cantina dei Mille a Napoli si trova in Piazza Garibaldi, non lontana dalla stazione, ottima posizione per chi si appresta ad andarsene da questa meravigliosa città.
Pizzeria Passione e Tradizione (Parma)
Pizzeria napoletana tradizionale, come suggerisce il nome, situata a Parma nel quartiere Pablo, a nord dell’Oltretorrente e non lontano dal celebre Parco Ducale. La posizione della pizzeria è umile e popolare, quasi anonima nascosta tra i condomini che si ergono lontano dalla strada principale
5O Kalo’ (Napoli)
Nella caotica Piazza Sannazaro nel quartiere di Mergellina, tra il mare, i graffiti dei Vecchi Lions, la tomba di Virgilio e la collina di Posillipo, si trova la seconda migliore pizzeria d’Italia nella classifica di Top50 Pizza: 50 Kalò di Ciro Salvo.